venerdì 30 novembre 2007

e pure novembre se ne va

il tempo scorre inesorabilmente e passa veloce. stiamo ai fatti: oggi è l'ultimo di novembre. tra un mese è l'ultimo di dicembre e quindi l'ultimo dell'anno. a sua volta passa e finisce un mese e un anno. "il tempo va, passano le ore" diceva una canzone di britti. solitamente quando il tempo passa in maniera veloce, vuol dire che sta andando bene. quando invece si ha la sensazione che il tempo non passa mai, allora le cose non vanno nel verso giusto. per me questo è un buon periodo, direi tranquillo. una sorta di livello medio temporale armonioso. in parole semplici tiriamo a "campà" felici e spensierati. prendendo la vita e le situazioni cosi come vengono senza creare inutili nervosismi e "crisi esistenziali" se non va. vivere un pò alla giornata, seguendo un progetto semplice. comunque il clima è sereno o meglio è natalizio. i negozi già addobbati a festa tra luci e addobbi rossi, la gente che pian piano diventa nevrotica alla caccia del regalo e il traffico che inizia ad impazzire. insomma tutto normale. il tempo passerà e tutto tornerà al solito tram tram.

venerdì 23 novembre 2007

io per te uguale a cosa nostra

emozioni tardive tuonano nell'ombra
come lampi e tuoni a ciel sereno.
si muovono speranze per ridere
insieme come sempre abbiamo fatto.
tu che scrivi "ti voglio bene" e io,
che grido di gioia all'impreovviso.
io, l'uomo più felice dell'istante e tu,
la persona più complessa di un mistero.
spacca, pesa e porta casa,
non non tremare, respira e sorridi.
una nuova equazione,
io per te, risultato quasi ovvio,
è uguale ad una stramba alchimia.
a un non so, perchè è solo mio,
è intimo e nostro, è cosa nostra.

giovedì 22 novembre 2007

passano

passano i tempi e le ribellioni,
secessioni e rivoluzioni,
tutto resta silenzioso
e li fuori c'è ancora un mondo.
un mondo terrestre
e un mondo di persone
che vogliono un mondo di cose.
passano gli acquazzoni e le nubi,
come le lacrime e i pensieri
chiusi e strozzati dentro.
dentro restano poi le tempeste,
fuori raggi di sole spenti,
quasi fosse tutto un clic.

a te l'ardua sentenza

potrei prendere spunto da un messaggio ricevuto sul telefonino, potrei parlare di come i mezzi di comunicazione potrebbero portare alla rovina di un'amicizia. non ne ho voglia. ho voglia di parlare della rovina di un amicizia. io su questo blog ho sempre espresso il mio libero pensiero. se qualcuno lo ha male interpretato non posso farci nulla. se questo blog ha un difetto, e se difetto si può considerare, è la franchezza e la sincerità. ho imparato dalla vita che mentire non porta a nulla; la menzogna è come una droga: ti da un benessere momentaneo e niente più. ho imparato sulla mia pelle a parlare chiaro. ad essere me stesso. non ho mai scritto e parlato per rovinare un'amicizia. io che su questo rapporto amichevole ci ho puntato molto; ora sono costretto a rimangiarmi quello che ho detto. a malincuore. purtroppo se la rovina è arrivata e la fine si avvicina, mi dispiace molto. di certo le colpe non sono unilaterali, ma l'amarezza resta. non posso costringere alcuna persona ad essere mia amica o meno. donna, siccome un pochino mi conosci, voglio da te la massima franchezza. vuoi continuare tale amicizia? se si, è giunta l'ora di guardarci negli occhi per capire davvero cosa vogliamo; altrimenti da parte mia, come persona che ti vuole comunque bene, ti auguro buona fortuna.

martedì 20 novembre 2007

nuovi gadget

il blog cresce, diventa simpatico (spero) ed interattivo. dopo l'aggiunta del contatore è stato un primo passo. poi l'orologio per sapere sempre che ore sono e la radio. se la radio è descritta come un mezzo di informazione e di compagnia, davanti al pc quindi non sarete mai soli. prossimamente aggiungerò nuovi gadget per una navigazione diversa e maggiormente interattiva.

lunedì 19 novembre 2007

scusate il disturbo

mi sono vestito da noia e sono piaciuto,
mi sono comprato un paio di battute e avete sorriso,
ho preso in prestito l’indecenza e mi avete apprezzato.

ma chi siete? come fate a non capire chi sono?
se sono natura non piaccio, se sono falso si,
scusate, ma questo non è il mio mondo.

preferisco un riflettore in meno,
che un’ipocrisia di più.

non prendetevela. scusate

sono un mago

una piccola ed ironica, ma tagliente battuta può diventare realtà. vi racconto un piccolo aneddoto: "qualche settimana fa, io ed i miei amici, abbiamo organizzato un pranzo di classe, in ricordo dei vecchi tempi. certo chi per lavoro e chi per studio, non hanno potuto partecipare tutti. uno degli assenti è stato gabriele. studente universitario presso la facoltà di ingegneria informatica a siena. insomma dovrebbe essere un genio, ma a tratti pare idiota. la "scusa" alla sua mancata partecipazione è stata: non posso venire perchè devo studiare, ho un esonero importante. quando me lo disse io sentenziai il tutto: tanto ti bocciano. i fatti stanno cosi: 1) al pranzo non è venuto perchè doveva studiare; 2) l'esame lo ha fatto; 3) è stato bocciato. voto dell'esonero, 11 su 30. vergognoso". insomma su battuta infame, ma veritiera. l'amarezza resta e un pò mi dispiace, ma mi assale un dubbio. è sceso qualche giorno fa ed è anche gia ripartito. ma sarà sceso per il compleanno del cugino? dovendo mettere sul piatto della bilancia, parenti e amici, chi vale di più? una domanda stupida. ma posticipare il rientro a casa, solo per il cugino e non passare una giornata diversa con gli "amici", sarà stato giusto? poi vallo a sapere chi sono gli amici.

domenica 18 novembre 2007

l'università serve

quando l'università serve a qualcosa. ed è proprio il caso di dirlo. il caro amico davide, studia presso la facoltà di informatica di bari. scelta della città divisa tra interesse di studio e amorevole, ma questa è un'altre storia. ho notato che se la cava abbastanza con il computer e pian piano, sta imparando a "smanettare" (ovviamente col pc). lo vedete il contatore in alto a destra? si! bene. grazie ai consigli e alle direttive di davide sono riuscito ad installarlo, dopo che ci avevo provato invano anche in passato. per consigli sul pc e sull'informatica rivolgetevi a lui. per altri tipi di "smanettamenti" rivolgetevi invece a gabriele (iscritto a ingegneria informatica comunque).

venerdì 16 novembre 2007

angelo

passano gli anni, ma prima son passati i mesi,
i giorni e le ore di strazio e di speranza.
ho sognato quel vento che spirasse verso di me,
ma tu, nella tua leggiadria sei andata via.
eri la mia stella del sud in questo cielo immenso.
sei rimasta tale e li nel cielo.
ora quasi ti vedo, ti immagino.
tu sdraiata ad su una stella,
io riverso nel ricordo dei tuoi occhi.
angelo meraviglioso e perfetto amami ancora,
amami come sempre amami e fammi amare.

il castello sulla sabbia

cara donna, che donna che sei. a volte mi meravigli. a volte quasi mi deludi. mi spiego. pensavo, che tra i nostri messaggi e tra le varie (ma poche) volte che siamo stati insieme o che abbiamo parlato, tu avessi capito chi fossi. in questa settimana non ci siamo sentiti per niente, un pò mi dispiace e un pò no. forse ci è servito per riflettere e se non l'abbiamo fatto, bhè siamo stati "stupidi". quello che io racconto, quel mondo fatto di fate, di gesti semplici ed efficaci, sono a tratti reali e a tratti teorici. teorici perchè riguardano il mio modo di pensare e successivamente di agire. la fata che ho perso, che è andata via fa parte di un passato non molto recente. quella fata che è andata via, non tornerà, perchè ora è un angelo bellissimo, ma un angelo. il resto sono situazioni attuali, o modi di pensare a volte strambi. è difficile costruire e sperare di erigere un castello sulla sabbia; si potrà anche costruire, ma avrà bisogno di continui aiuti e lavori di sostegno. sarebbe meglio demolirlo. recuperare le pietre e i massi buoni e ricostruirlo sulla roccia. meglio su un monte, dove poter guardare il mondo circostante da una visuale unica.

giovedì 15 novembre 2007

sono preoccupato

sono preoccupato. davvero preoccupato. se guardiamo ai fatti che succedono, quelli chi si raccontano, perchè in fondo fanno notizia, cosa notiamo? c'è un'esplosione di violenza. una violenza assurda. la notizia c'è e il clamore pure. ognuno pensa al proprio scoop. chi cerca le prove e chi il colpevole. nessuno ha il coraggio di interrogarsi su quella che sta realmente accadendo. questa società repressa e sazia sta impazzendo. uccidere un uomo è come fumare una sigaretta. farà anche male fumare, ma è mille e poi mille volte fumare che ammazzare.

martedì 13 novembre 2007

lettere minuscole

"lettere minuscole": è il mio nuovo progetto che si affianca a questo blog. dovrebbe rappresentare la sintesi di anni di scrittura, di racconti e di poesie, sparse di qua e di la. insomma un "libro" che riassume un pezzo di storia, quella mia personale in un mondo comune. spero vivamente di terminare il progetto per natale. sarà difficile, ma sono contendo e soddisfatto come procede la questione. speriamo bene.

domenica 11 novembre 2007

vergogna

vergogna!
vergogna per la violenza negli stadi e fuori!
vergogna!
rispettiamo la morte di una persona in silenzio.
basta!

martedì 6 novembre 2007

falso standard

povera ipocrisia standardizzata
falsa, stupida, inutile e retrò.
ma è sempre li, la vedi,
negli occhi cupa e vogliosa.
quasi l'aspetti, quasi la immagini,
che venga fuori a valanga.
come menzogna prende vita,
dopo aver marcito tra gli scheletri,
prima di morire, reagisce.
sboccia, vomita e va via.
standard only in off. go out.

ciao enzo



ciao enzo. per anni hai raccontato la storia con un'innata passione e scrupolo. senza fronzoli e personale pubblicità. ricordereno quelle domande semplici e dirette. sarai un omaggio sincero alla democrazia e un esempio diretto per il giornalismo e l'informazione senza alcun "fatto" che sia di uso criminale.

lunedì 5 novembre 2007

sono papabile

la situazione politica all'interno del circolo di rifondazione comunista di campobasso è assai critica ed ha bisogno di una svolta importante. dopo il commissariamento del circolo avvenuto per le dimissioni dell' ultimo segretario votato dal partito, la situazione è rimasta pressoche stabile e passiva. al fianco del commissario era stato nominato un segretario "fittizio" del circolo, che avrebbe dovuto avere il compito di rigenerare un circolo; questa rigenerazione non è avvenuta. anzi. all'interno si sono create fratture e divisioni gravi da risanare. insomma, si corre verso il congresso in una situazione di coma farmacologico; il congresso darà una nuova guida al circolo "che guevara" quindi un nuo segretario o segretaria e un nuovo direttivo. tra i papabili alla segreteria è stato fatto anche il mio nome. notizia odierna che mi ha un tantino scosso, ma allo stesso tempo mi ha reso felice. ho ancora due giorni a disposizione per poter decidere, se restare dentro o se restare fuori, o meglio se accettare la candidatura o se declinare, con la speranza di entrare almeno nel direttivo. una scelta ardua che insieme ai compagni e alle compagne di sempre ho intenzione di vivere in pieno, una scelta che potrà portare vantaggi e svantaggi, ma dove ogni decisione sarà presa nella consapevolezza che esiste un unico e grande valore come quello del "bene comune".

domenica 4 novembre 2007

secondo

secondo retoriche italiche, l'uomo è un animale sociale.
secondo la scienza l'uomo è un surrogato della scimmia.
secondo uno standard sessuale l'uomo è diverso dalla donna.
secondo la comune immagine l'uomo è solo un animale.
secondo un secondo studio l'uomo è un essere pensante.
secondo un terzo studio l'uomo è un processo evolutivo.
secondo un campione di essere l'uomo un regresso involutivo.
secondo tanto punti di vista l'uomo è il bello e brutto di se stesso.
secondo alla scimmia, terzo alla cultura e quarto all'istinto.

auguri livello medio

solitamente gli auguri si fanno o si ricevono. solitamente o mediamente. io personalmente me li faccio. oggi 4 novembre 2007, festeggio i primi due mesi del blog. con un saluto ai visitatori del livello medio e con un invito ad una maggiore partecipazione, con i commenti che potete fare ai post, ed un ulteriore invito ad interagire tramite il forum.

venerdì 2 novembre 2007

son venuti e tu solo venuto

venne un extraterrestre e insegnò l'uomo a parlare.
venne il figlio della divinità e insegnò a capire.
venne il buono e ci regalò la forza di amare.
venne il cattivo e ci disse che dovevamo reagire.
venne il brutto e ci insegnò ad apprezzzare.
venne il democristiano e comprò un pò tutto.
venne il comunista e si ribellò.
venne uno scolaro, ma venne rimandato.
venne il vento d'autunno e torno più caldo.
venne la speranza e ci ricordò di continuare.
venne un amico e rimase in silenzio.
venne una donna e spiegò il mistero di una vita.
venne un amore e tutti sopirarono.
venne l'odio e cambiò faccia a questa gente.
venne la media e il livello cambiò.
venne il mediano e cambiò gioco.
venne da eroe e andò via da stolto,
stupido e stupito della sua verità.
rimase a leggere quei giornali,
ma non fu mai in grado di capire,
quello che non era scritto tra quelle righe.

articolo 21

articolo 21 della costituzione italiana: "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". quando si innesca una qualsiasi discussione, bisogna avere la facoltà di ascoltare e di accettare, anche a malincuore, le tesi altrui di sostegno alla propria tesi. quando si discute di politica, bisogna avere il coraggio di schierarsi e di entrare in un "sistema" per capire l'intero "sitema politico": capire tal sistema porta l'uomo a percepire ciò che le parole non dicono, avere l'occhio e l'orecchio oltre una possibile ed espicita citazione. dal canto mio credo che la politica debba in qualche qual modo curare e cambiare: curare e cambiare la propria cultura nazionale e/o locale, intervenedo non solo con operazioni materiali, ma sociali. mi spiego: la costruzione di un infrastruttura non può essere fine a stessa; la società e l'intero indotto devono creare una cooperazione tale che si crei un circolo vizioso di intendi e interessi, prima di tutto non monetari, ma solo successivamente economici. bisogna poter creare una politica sociale forte che possa essere la spinta propulsiva dal piccolo comune alla grande comunità. il lavoro non è certo dei più semplici e l'impresa è ardua e forse anche in questo caso verrebbe appaltata. io credo che un "altro mondo è possibile". credo in una politica che possa regalare un sorriso e ad una classe politica semplice. e mi spiace chi dopo una discussione impostata male in partenza, critichi in maniera decisa successivamente dicendo di non sopportare chi "non ha idea" e "chi domanda pretende di sapere"; per di più, almeno io, non parlerò mai con riserva, per non far si che venga meno il mio articolo 21 e il diritto di manifestare liberamente... liberamente.