lunedì 31 dicembre 2007

ciao ciao 2007

ultimo post del 2007. un anno ricco di successi e anche di qualche sconfitta personale. intanto è un anno da ricordare, per il semplice fatto che nel 2007 è nato questo blog. ci sarebbero un cumulo di fatti da raccontare, altri che è meglio non dire proprio. in questo 2007, ho aperto un blog, ho pubblicato un libro, sono andato in vacanza a rimini, ho deciso di lavorare solo in piscina, ho avuto un pò di donne (ma ne vorrei una stabile, impegno 2008), ho conosciuto nuova gente, ho compiuto ventitre anni, ho avuto due incidenti con la macchina, ho pestato una cacca di cane, ho iniziato a risparmiare qualcosa, e ho fatto un mucchiio di cazzate extra. insomma un bell'anno trascorso in piena attività. impegni per il nuovo anno? a parte una stabilità con una donna, per il resto non ci sono problemi. l'importante è che sono pronto ad ogni nuova sfida. lo staff del livello medio augura un felice anno nuovo.

giovedì 27 dicembre 2007

mese di magra

a causa della riscrittura del libro "lettere minuscole", il blog ne ha risentito un pò. i post pubblicati questo mese, sono un pò pochini. molto pochi. è mio impegno far si che questo post, cresca di livello, è proprio il caso di dirlo. con impegno, prometto che a partire dal prossimo anno, quindi da gennaio 2008, tornerò a scrivere quasi quotidianamente, aggiornandovi su tutto quello che succede nel mondo, vicino e lontano. lo stile stile sarà lo stesso, ma con l'inserimento di qualcosa di nuovo e innovativo, ma soprattutto ironico e divertente.

martedì 25 dicembre 2007

natale sentimentale

piove sulla città il giorno di natale,
la pioggia ricopre una solitudine familiare,
le lacrime si confondono,
l'invidia si perde nell'innocenza.
lo stato alcolico è instabile,
scende, sale e poi risale.
ciao natale malinconico e...
e tanti auguri felici e non.

domenica 23 dicembre 2007

scusa se pretendo

ed il primo regalo è arrivato. un disco, una musica nuova ed originale com l'autore. dodici tracce. musiche non sempre semplici e di conseguenza, qualche accordo forzato. se non conosci a chi è dedicato è facile "riciclarlo" per la persona che si ama. ascolto queste canzoni con la soddisfazione di dire "io lo conosco". sono sincero, la prima volta che lo ascoltai dissi "alleluia alleluia". sembrava registrato in un oratorio. poi lo risenti, ci rifletti un pò su, e scusate la retorica, sembra inciso in paradiso dove la parola d'ordine e chiave è amore. non voglio essere troppo smielato e sdolcinato, non mi appartiene, ma in questo disco, ci rivedo l'autenticità di colui che l'ha composto. dalle musiche alle parole. una frase che mi porto dietro tra quelle cantare è "scusa se pretendo di essere ascoltato". mi apprtiene e la faccio mia. scusa se pretendo, tu sarai anche cantante, ma io sono uno scrittore.

venerdì 21 dicembre 2007

neve

mi scuso con voi visitatori, per la mia prolungata assenza dal blog. in breve: ho avuto un problema con il pc a causa di un virus, che mi ha stranamente cancellato, tutto il lavoro di "lettere minuscole". di conseguenza, ho riniziato a scriverlo, potremmo dire quasi giorno e notte. il libro è finito e stamattina ci sono state le prime rilegature. la stampa di tutto è sfornata dalla mia stampante, che mai ha lavorato tanto fin ora. per il resto abbastanza bene. a campobasso, come in tutta quasi la regione, la neve l'ha fatta da padrona. abbondanti le nevicate dei giorni scorsi, lo voglio ricordare, campobasso sotto la neve acquisice un fascino degno di nota. certo i disagi per la viabilità sono stati molti. io in particolar modo, ne ho subito le drammatiche consegueze. incidente senza traumi per me, ma per la 600 si. paraurti croccato per l'ennesima volta. povera auto tutto fare. la neve è come una medaglia, ha due facce. quella bella e quella brutta.

giovedì 13 dicembre 2007

2007 e duemila-sempre

Un altro anno se ne sta andando in gloria. Il 2007 sta per terminare. Io sono sempre quello dello scorso anno, forse con qualche esperienza in più. Anzi, molte esperienze in più. I secondi, le ore, i giorni, le settimane, i mesi e gli anni passano. In breve potrei dire, il tempo passa. I livelli diminuiscono, aumentano o rimangono stabili. Dipende con che occhi si guarda il tutto. Guardare il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, non è la maniera migliore. Vorrebbe dire accontentarsi. Vorrebbe anche dimostrare, che il tempo che sta passando lo stiamo perdendo di mano; cosi come si perdono di mano le situazioni migliori. Vorrei avere una maggiore autonomia, per far in modo di non buttare alle ortiche quello di buono che mi sono creato per lo meno per me. Non è egoismo. Bisogna infatti trovare una propria autonomia, stabilità, per poi porsi nella condizione di fare qualcosa per gli altri. Creare un ambiente sano, onesto nei contenuti come nella morale. Costruire una soggettività “oggettiva”. Il buono nasce dagli errori, involontari. Dall’inesperienza che ognuno di noi ha. Nello stesso tempo (che intanto scorre) bisogna avere il coraggio di rischiare e di mettersi in gioco. Ardua impresa. Non è di certo semplice. La sofferenza è uno stato necessario, è uno stato reale. Più che uno stato è una situazione che ogni uomo o donna vive. In qualsiasi campo si muove; dal lavoro, alla vita affettiva. Vivere vuol dire anche soffrire. Soffrire per apprezzare maggiormente la vita stessa. La vita è unica. Va vissuta in pieno, al cento per cento delle proprie possibilità, per non avere rimpianti. Il tutto condito da un pizzico di umiltà e spregiudicatezza. Condizioni necessarie e contrapposte. In questo 2007 molte cose sono successe, nel mondo e nel mio mondo. Tirando le somme, nel senso più algebrico possibile: ho guadagnato poco, ho perso meno. Forse sarò un livello medio reale. Sono la somma del più al meno. Sono la sincera sincronia tra le sconfitte e le vittorie. Insomma sono una persona del tutto normale, con un briciolo di pazzia. Aspettando di festeggiare il capodanno in qualche dove, dopo tutta questa “consecuzio” di bla bla bla, direi che non sono proprio un livello medio. Modestia a parte, sono un altro livello. Ah! Dimenticavo quasi. Invito l’amico quizza a non commentare questo articolo. Ovviamente scherzo, ma conoscendo la filosofia del personaggio, ci saranno critiche ed elogi, ma da una mente poco sana come quella del suddetto quizza, non si sa cosa ne potrebbe uscire fuori. Speriamo bene.

venerdì 7 dicembre 2007

l'albero e il presepe

pronti a fare l'albero e il presepe? come da tradizione, l'abero di natale (simbolo prettamente pagano e consumista) e il presepe (simbolo religioso, ideato da san francesco d'assisi) venego preparati e addobati nel giorno della concezione, 8 dicembre. l'albero di natale: nella tradizione viene addobato con palline e festoni, anche luci colorate e il famoso puntale posto sulla sommità. la notte di natale, dovrebbe arrivare il famigerato babbo natale, vestito di rosso, che porta i regali da porre sotto l'albero. passa attraverso la canna fumaria del camino. e chi non ha il camino? dove passa babbo natale? passa attraverso la stufa o i termosifoni, dopo una canna. il presepe, rappresentazione della natività, dovrebbe essere composto da: maria, giuseppe, il bue e l'asinello. gesù bambino viene posto la sera della vigilia di natale. vittime dello sfarzo e dell'abbondanza, il presepe viene arricchito di nuovi personaggi. dai più classici, come i pastori, gli angeli e i tre re magi, ai più moderni personaggi, coloro che hanno detto la loro nell'ultimo anno. i personaggi che potrebbero comparire quest'anno sono: fabrizio corona che fa il servizio fotografico, kakà che porta in dono il pallone d'oro, padoa schioppa che porta il nuovo modello del 730, beppe grillo che promuove il b-day (beato-day, il giorno del beato), e poi il classico, sempre presente, silvio berlusconi che chiede di montare un gazebo di fianco la grotta per raccogliere le firme per far cadere il governo di roma. insomma un mix di personaggi che in realtà dovrebbero porsi dinanzi al cristo per chiedere l'assoluzione dei peccati. cosa che un pò tutti dovremmo fare per capire i nostri errori e chiedere scusa a coloro a cui abbiamo recato dolore.

martedì 4 dicembre 2007

sono tutto in uno

sono felice di rivedere quello sguardo,
capirlo ed essere ammaliato da quegli occhi.
sono sorpreso dall'audacia di una parola,
che racconta una storia lunga un sogno.
sono soddisfatto della mia tranquillità,
mentre ti sono al tuo fianco.
sono voglioso come un bimbo,
che ha voglia e volontà di conoscere.
sono sincero a volerti bene,
sincero come non mai.

musiche d'autore

parlare di musica è come parlare dell'universo, dell'infinito. ci sono in giro miriadi di canzoni, musiche, testi, ballate, ritmi, cantanti e cantautori, ognuno col suo significato, ognuno con la sua idea. la musica è libertà. non ha vincoli. ci sono canzoni, quindi musiche e testi, che non conosceranno mai la gloria di un riflettore popolare, altre si, ma rappresenteranno semplicemente la noia. il tutto nasce nasce attraverso l'ispirazione. volontaria o involontaria che sia, ma sincera. credo che sia davvero difficile dedirecare un intero album ad un singolo argomento. ad esempio alla persona amata. la difficoltà potrebbe avvenire a causa della "retorica", o meglio a causa della "ripetizione". nella mia scarsa cultura musicale, ho scoperto un album "a senso unico". interamente dedicato alla persona amata. un album emozionate. ogni canzone con un testo diverso, dalla musica ai contenuti, dai toni differenti di ritmo e pensieri. da quelli più scherzosi, a quelli più seri e intimi, personali. la capicità di musicare eventi e sensazioni non è cosa da poco. l'ennesima dimostrazione che quando si vuole qualcosa, la si ottiene. e poi con una musa ispiratrice cosi, non è poi tanto difficile... prima o poi anche il sottoscritto sarà ispirato. la la la la la

lunedì 3 dicembre 2007

la notte di ska

bella serata. sabato sera, "festa a sorpresa" per il compleanno di maria ska. al di là della fantomatica sorpresa, la festa è andata più che bene. se escludiamo le bevande, i chili di roba da mangiare da giuseppe, gli amici stretti, la torta di ivana (sempre spettacolare) e qualsiasi altra cosa "standard" contenuti in una qualsiasi festa di compleanno, direi che sarebbe stata una festa normale. nella sua normalità la festa ha assunto un tono a dir poco emozionante. partiamo dal regalo di stefano per la sua fidanzatina. un cd, interamente pensato, suonato e cantato da lui. alcune tracce sono state interpretate dal vivo. lui emozionato e ska lo stesso. tra risate varie, per via degli interventi "critici" di teodoro, c'era nell'aria un filo di emozione unica. di sicuro la più emozionata era ska. per una ragazza cosi dolce ed emozionata è stata dura avere l'attenzione di tutti; secondo me, la lacrima per poco non è scappata. ancora auguri maria ska.

venerdì 30 novembre 2007

e pure novembre se ne va

il tempo scorre inesorabilmente e passa veloce. stiamo ai fatti: oggi è l'ultimo di novembre. tra un mese è l'ultimo di dicembre e quindi l'ultimo dell'anno. a sua volta passa e finisce un mese e un anno. "il tempo va, passano le ore" diceva una canzone di britti. solitamente quando il tempo passa in maniera veloce, vuol dire che sta andando bene. quando invece si ha la sensazione che il tempo non passa mai, allora le cose non vanno nel verso giusto. per me questo è un buon periodo, direi tranquillo. una sorta di livello medio temporale armonioso. in parole semplici tiriamo a "campà" felici e spensierati. prendendo la vita e le situazioni cosi come vengono senza creare inutili nervosismi e "crisi esistenziali" se non va. vivere un pò alla giornata, seguendo un progetto semplice. comunque il clima è sereno o meglio è natalizio. i negozi già addobbati a festa tra luci e addobbi rossi, la gente che pian piano diventa nevrotica alla caccia del regalo e il traffico che inizia ad impazzire. insomma tutto normale. il tempo passerà e tutto tornerà al solito tram tram.

venerdì 23 novembre 2007

io per te uguale a cosa nostra

emozioni tardive tuonano nell'ombra
come lampi e tuoni a ciel sereno.
si muovono speranze per ridere
insieme come sempre abbiamo fatto.
tu che scrivi "ti voglio bene" e io,
che grido di gioia all'impreovviso.
io, l'uomo più felice dell'istante e tu,
la persona più complessa di un mistero.
spacca, pesa e porta casa,
non non tremare, respira e sorridi.
una nuova equazione,
io per te, risultato quasi ovvio,
è uguale ad una stramba alchimia.
a un non so, perchè è solo mio,
è intimo e nostro, è cosa nostra.

giovedì 22 novembre 2007

passano

passano i tempi e le ribellioni,
secessioni e rivoluzioni,
tutto resta silenzioso
e li fuori c'è ancora un mondo.
un mondo terrestre
e un mondo di persone
che vogliono un mondo di cose.
passano gli acquazzoni e le nubi,
come le lacrime e i pensieri
chiusi e strozzati dentro.
dentro restano poi le tempeste,
fuori raggi di sole spenti,
quasi fosse tutto un clic.

a te l'ardua sentenza

potrei prendere spunto da un messaggio ricevuto sul telefonino, potrei parlare di come i mezzi di comunicazione potrebbero portare alla rovina di un'amicizia. non ne ho voglia. ho voglia di parlare della rovina di un amicizia. io su questo blog ho sempre espresso il mio libero pensiero. se qualcuno lo ha male interpretato non posso farci nulla. se questo blog ha un difetto, e se difetto si può considerare, è la franchezza e la sincerità. ho imparato dalla vita che mentire non porta a nulla; la menzogna è come una droga: ti da un benessere momentaneo e niente più. ho imparato sulla mia pelle a parlare chiaro. ad essere me stesso. non ho mai scritto e parlato per rovinare un'amicizia. io che su questo rapporto amichevole ci ho puntato molto; ora sono costretto a rimangiarmi quello che ho detto. a malincuore. purtroppo se la rovina è arrivata e la fine si avvicina, mi dispiace molto. di certo le colpe non sono unilaterali, ma l'amarezza resta. non posso costringere alcuna persona ad essere mia amica o meno. donna, siccome un pochino mi conosci, voglio da te la massima franchezza. vuoi continuare tale amicizia? se si, è giunta l'ora di guardarci negli occhi per capire davvero cosa vogliamo; altrimenti da parte mia, come persona che ti vuole comunque bene, ti auguro buona fortuna.

martedì 20 novembre 2007

nuovi gadget

il blog cresce, diventa simpatico (spero) ed interattivo. dopo l'aggiunta del contatore è stato un primo passo. poi l'orologio per sapere sempre che ore sono e la radio. se la radio è descritta come un mezzo di informazione e di compagnia, davanti al pc quindi non sarete mai soli. prossimamente aggiungerò nuovi gadget per una navigazione diversa e maggiormente interattiva.

lunedì 19 novembre 2007

scusate il disturbo

mi sono vestito da noia e sono piaciuto,
mi sono comprato un paio di battute e avete sorriso,
ho preso in prestito l’indecenza e mi avete apprezzato.

ma chi siete? come fate a non capire chi sono?
se sono natura non piaccio, se sono falso si,
scusate, ma questo non è il mio mondo.

preferisco un riflettore in meno,
che un’ipocrisia di più.

non prendetevela. scusate

sono un mago

una piccola ed ironica, ma tagliente battuta può diventare realtà. vi racconto un piccolo aneddoto: "qualche settimana fa, io ed i miei amici, abbiamo organizzato un pranzo di classe, in ricordo dei vecchi tempi. certo chi per lavoro e chi per studio, non hanno potuto partecipare tutti. uno degli assenti è stato gabriele. studente universitario presso la facoltà di ingegneria informatica a siena. insomma dovrebbe essere un genio, ma a tratti pare idiota. la "scusa" alla sua mancata partecipazione è stata: non posso venire perchè devo studiare, ho un esonero importante. quando me lo disse io sentenziai il tutto: tanto ti bocciano. i fatti stanno cosi: 1) al pranzo non è venuto perchè doveva studiare; 2) l'esame lo ha fatto; 3) è stato bocciato. voto dell'esonero, 11 su 30. vergognoso". insomma su battuta infame, ma veritiera. l'amarezza resta e un pò mi dispiace, ma mi assale un dubbio. è sceso qualche giorno fa ed è anche gia ripartito. ma sarà sceso per il compleanno del cugino? dovendo mettere sul piatto della bilancia, parenti e amici, chi vale di più? una domanda stupida. ma posticipare il rientro a casa, solo per il cugino e non passare una giornata diversa con gli "amici", sarà stato giusto? poi vallo a sapere chi sono gli amici.

domenica 18 novembre 2007

l'università serve

quando l'università serve a qualcosa. ed è proprio il caso di dirlo. il caro amico davide, studia presso la facoltà di informatica di bari. scelta della città divisa tra interesse di studio e amorevole, ma questa è un'altre storia. ho notato che se la cava abbastanza con il computer e pian piano, sta imparando a "smanettare" (ovviamente col pc). lo vedete il contatore in alto a destra? si! bene. grazie ai consigli e alle direttive di davide sono riuscito ad installarlo, dopo che ci avevo provato invano anche in passato. per consigli sul pc e sull'informatica rivolgetevi a lui. per altri tipi di "smanettamenti" rivolgetevi invece a gabriele (iscritto a ingegneria informatica comunque).

venerdì 16 novembre 2007

angelo

passano gli anni, ma prima son passati i mesi,
i giorni e le ore di strazio e di speranza.
ho sognato quel vento che spirasse verso di me,
ma tu, nella tua leggiadria sei andata via.
eri la mia stella del sud in questo cielo immenso.
sei rimasta tale e li nel cielo.
ora quasi ti vedo, ti immagino.
tu sdraiata ad su una stella,
io riverso nel ricordo dei tuoi occhi.
angelo meraviglioso e perfetto amami ancora,
amami come sempre amami e fammi amare.

il castello sulla sabbia

cara donna, che donna che sei. a volte mi meravigli. a volte quasi mi deludi. mi spiego. pensavo, che tra i nostri messaggi e tra le varie (ma poche) volte che siamo stati insieme o che abbiamo parlato, tu avessi capito chi fossi. in questa settimana non ci siamo sentiti per niente, un pò mi dispiace e un pò no. forse ci è servito per riflettere e se non l'abbiamo fatto, bhè siamo stati "stupidi". quello che io racconto, quel mondo fatto di fate, di gesti semplici ed efficaci, sono a tratti reali e a tratti teorici. teorici perchè riguardano il mio modo di pensare e successivamente di agire. la fata che ho perso, che è andata via fa parte di un passato non molto recente. quella fata che è andata via, non tornerà, perchè ora è un angelo bellissimo, ma un angelo. il resto sono situazioni attuali, o modi di pensare a volte strambi. è difficile costruire e sperare di erigere un castello sulla sabbia; si potrà anche costruire, ma avrà bisogno di continui aiuti e lavori di sostegno. sarebbe meglio demolirlo. recuperare le pietre e i massi buoni e ricostruirlo sulla roccia. meglio su un monte, dove poter guardare il mondo circostante da una visuale unica.

giovedì 15 novembre 2007

sono preoccupato

sono preoccupato. davvero preoccupato. se guardiamo ai fatti che succedono, quelli chi si raccontano, perchè in fondo fanno notizia, cosa notiamo? c'è un'esplosione di violenza. una violenza assurda. la notizia c'è e il clamore pure. ognuno pensa al proprio scoop. chi cerca le prove e chi il colpevole. nessuno ha il coraggio di interrogarsi su quella che sta realmente accadendo. questa società repressa e sazia sta impazzendo. uccidere un uomo è come fumare una sigaretta. farà anche male fumare, ma è mille e poi mille volte fumare che ammazzare.

martedì 13 novembre 2007

lettere minuscole

"lettere minuscole": è il mio nuovo progetto che si affianca a questo blog. dovrebbe rappresentare la sintesi di anni di scrittura, di racconti e di poesie, sparse di qua e di la. insomma un "libro" che riassume un pezzo di storia, quella mia personale in un mondo comune. spero vivamente di terminare il progetto per natale. sarà difficile, ma sono contendo e soddisfatto come procede la questione. speriamo bene.

domenica 11 novembre 2007

vergogna

vergogna!
vergogna per la violenza negli stadi e fuori!
vergogna!
rispettiamo la morte di una persona in silenzio.
basta!

martedì 6 novembre 2007

falso standard

povera ipocrisia standardizzata
falsa, stupida, inutile e retrò.
ma è sempre li, la vedi,
negli occhi cupa e vogliosa.
quasi l'aspetti, quasi la immagini,
che venga fuori a valanga.
come menzogna prende vita,
dopo aver marcito tra gli scheletri,
prima di morire, reagisce.
sboccia, vomita e va via.
standard only in off. go out.

ciao enzo



ciao enzo. per anni hai raccontato la storia con un'innata passione e scrupolo. senza fronzoli e personale pubblicità. ricordereno quelle domande semplici e dirette. sarai un omaggio sincero alla democrazia e un esempio diretto per il giornalismo e l'informazione senza alcun "fatto" che sia di uso criminale.

lunedì 5 novembre 2007

sono papabile

la situazione politica all'interno del circolo di rifondazione comunista di campobasso è assai critica ed ha bisogno di una svolta importante. dopo il commissariamento del circolo avvenuto per le dimissioni dell' ultimo segretario votato dal partito, la situazione è rimasta pressoche stabile e passiva. al fianco del commissario era stato nominato un segretario "fittizio" del circolo, che avrebbe dovuto avere il compito di rigenerare un circolo; questa rigenerazione non è avvenuta. anzi. all'interno si sono create fratture e divisioni gravi da risanare. insomma, si corre verso il congresso in una situazione di coma farmacologico; il congresso darà una nuova guida al circolo "che guevara" quindi un nuo segretario o segretaria e un nuovo direttivo. tra i papabili alla segreteria è stato fatto anche il mio nome. notizia odierna che mi ha un tantino scosso, ma allo stesso tempo mi ha reso felice. ho ancora due giorni a disposizione per poter decidere, se restare dentro o se restare fuori, o meglio se accettare la candidatura o se declinare, con la speranza di entrare almeno nel direttivo. una scelta ardua che insieme ai compagni e alle compagne di sempre ho intenzione di vivere in pieno, una scelta che potrà portare vantaggi e svantaggi, ma dove ogni decisione sarà presa nella consapevolezza che esiste un unico e grande valore come quello del "bene comune".

domenica 4 novembre 2007

secondo

secondo retoriche italiche, l'uomo è un animale sociale.
secondo la scienza l'uomo è un surrogato della scimmia.
secondo uno standard sessuale l'uomo è diverso dalla donna.
secondo la comune immagine l'uomo è solo un animale.
secondo un secondo studio l'uomo è un essere pensante.
secondo un terzo studio l'uomo è un processo evolutivo.
secondo un campione di essere l'uomo un regresso involutivo.
secondo tanto punti di vista l'uomo è il bello e brutto di se stesso.
secondo alla scimmia, terzo alla cultura e quarto all'istinto.

auguri livello medio

solitamente gli auguri si fanno o si ricevono. solitamente o mediamente. io personalmente me li faccio. oggi 4 novembre 2007, festeggio i primi due mesi del blog. con un saluto ai visitatori del livello medio e con un invito ad una maggiore partecipazione, con i commenti che potete fare ai post, ed un ulteriore invito ad interagire tramite il forum.

venerdì 2 novembre 2007

son venuti e tu solo venuto

venne un extraterrestre e insegnò l'uomo a parlare.
venne il figlio della divinità e insegnò a capire.
venne il buono e ci regalò la forza di amare.
venne il cattivo e ci disse che dovevamo reagire.
venne il brutto e ci insegnò ad apprezzzare.
venne il democristiano e comprò un pò tutto.
venne il comunista e si ribellò.
venne uno scolaro, ma venne rimandato.
venne il vento d'autunno e torno più caldo.
venne la speranza e ci ricordò di continuare.
venne un amico e rimase in silenzio.
venne una donna e spiegò il mistero di una vita.
venne un amore e tutti sopirarono.
venne l'odio e cambiò faccia a questa gente.
venne la media e il livello cambiò.
venne il mediano e cambiò gioco.
venne da eroe e andò via da stolto,
stupido e stupito della sua verità.
rimase a leggere quei giornali,
ma non fu mai in grado di capire,
quello che non era scritto tra quelle righe.

articolo 21

articolo 21 della costituzione italiana: "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". quando si innesca una qualsiasi discussione, bisogna avere la facoltà di ascoltare e di accettare, anche a malincuore, le tesi altrui di sostegno alla propria tesi. quando si discute di politica, bisogna avere il coraggio di schierarsi e di entrare in un "sistema" per capire l'intero "sitema politico": capire tal sistema porta l'uomo a percepire ciò che le parole non dicono, avere l'occhio e l'orecchio oltre una possibile ed espicita citazione. dal canto mio credo che la politica debba in qualche qual modo curare e cambiare: curare e cambiare la propria cultura nazionale e/o locale, intervenedo non solo con operazioni materiali, ma sociali. mi spiego: la costruzione di un infrastruttura non può essere fine a stessa; la società e l'intero indotto devono creare una cooperazione tale che si crei un circolo vizioso di intendi e interessi, prima di tutto non monetari, ma solo successivamente economici. bisogna poter creare una politica sociale forte che possa essere la spinta propulsiva dal piccolo comune alla grande comunità. il lavoro non è certo dei più semplici e l'impresa è ardua e forse anche in questo caso verrebbe appaltata. io credo che un "altro mondo è possibile". credo in una politica che possa regalare un sorriso e ad una classe politica semplice. e mi spiace chi dopo una discussione impostata male in partenza, critichi in maniera decisa successivamente dicendo di non sopportare chi "non ha idea" e "chi domanda pretende di sapere"; per di più, almeno io, non parlerò mai con riserva, per non far si che venga meno il mio articolo 21 e il diritto di manifestare liberamente... liberamente.

martedì 30 ottobre 2007

la prima consegna ufficiale

per riprendere il sottotitolo di questo blog, credo che sia giunta l'ora di distribuire un pò di dita medie. in una raccolta sparsa da personaggi a sintuazioni a luoghi e a qualsiasi cosa che valga la pena di mandare a quel paese. che la consegna abbia inizio:
  • a di fabio giuseppe sindaco di campobasso
  • alla piscina comunale di campobasso
  • ai simulatori
  • ai falsari e ai falsi
  • alla finanziaria
  • al partito democratico
  • al giustizialismo mediatico
  • alle parole campate in aria
  • alle false speranze
  • ai fenomeni da baraccone
  • ai maghi
  • a clemente mastella ministro della giustizia
  • alla criminalità organizzata
  • a fabrizio corona
  • ai furbetti del quartierino
  • al movimento sociale italiano
  • a fausto bertinotti presidente della camera
  • alla precarietà
  • all'aumento del petrolio
  • al fighetto di sinistra che veste prada
  • alle stragi del sabato sera
  • al cambio della guardia e dell'ora
  • ai mutui a tasso variabile
  • alla nebbia autunnale
  • a tutti i livelli medi
  • alla volgarità
  • a beppe grillo e la scoperta dell'acqua calda
  • alle manifestazioni populiste
  • all'unione degli studenti
  • alla depressione
  • alla bulimia
  • all'anoressia
  • alla pedofilia
  • alle bestie di satana
  • al proibizionismo
  • allo smog
  • ai funerali di stato
  • alla scarsa sicurezza sui cantieri
  • ai menefreghisti
  • ai mercenari
  • alla scuola privata
  • alla privatizzazione dell'acqua
  • all'eroina e alla cocaina
  • al capitalismo
  • alla burocrazia
  • alla banca vaticana
  • alla pigrizia
  • alle ferrovie dello stato
  • alle suonerie polifoniche

ecco la prima consegna ufficiale di dita medie. prossimamente verrà aggiornata e sicuramente avrevo sorprese. nel frattempo provate a creare la vostra lista, la potrete aggiungere o sul forum o commentando questo post. commentando anche le mie scelte che non vi sono gradite.

lunedì 29 ottobre 2007

l'uomo banale

per molto tempo mi sono mostrato banale. sembrerebbe stupido ma è cosi. mi sono mostrato diverso da quello che ero. impaurito dalla mia identità, semplice e complicata allo stesso tempo. ancora oggi le persone, mi conoscono come sono apparso loro la prima volta: un fanciullo sciocco che faceva finta di essere cresciuto. ora, che forse sono cresciuto o per lo meno sto crscendo, le persone che credevano di conoscermi bene si trovano spiazzate. si trovano difronte una persona credo sincera che non si nasconde e non scappa più. come in ogni "sistema" c'è un equilibrio: trovato quel equilibrio, molti si trovano spiazzati e spauriti a volte spaventati. non abbiate paura ad ammettere che non sapete nulla di me. quella persona semplice è rimasta, cancellando spauracchi passati e false identità. se una volta c'era l'elogio di una "pelle" ora c'è l'elogio di un'amicizia. i tempi cambiano e le persone cambiano rimanedo le stesse. sembra una contraddizionione, ma è cosi. io sono sempre quello, ma con un pizzico di maturità in più. tutto questo lo devo alla amicizie vere e alle brutte e tristi esperienze oltre al quel bagagio culturale che mi porto dentro. non dimentico nei ringraziamenti alla mia famiglia: i primi a soffrire con me e i primi a darmi fiducia sempre. l'uomo banale non esiste più, forse a qualcuno facevo comodo o no falsi amici? cara donna e cari amici tutti, col tempo capirete, se ancora non l'avete fatto, chi sono.

venerdì 26 ottobre 2007

credere alle fate

ancora non credo alle fate
non sono capace di farlo
forse un giorno e poi chissà.
eppure c'è chi mi dice che ci sono
e sono libere e passano tra noi
come nuvole nel cielo portate dal vento.
come quel vento porta suoni e parole,
le porta lontano e alle persone sbagliate,
come mai non si sà, ma è sempre cosi.
non credo alle fate.
forse non ci voglio credere,
perchè forse ne ho avuta una,
e molto probabilmente l'ho fatta scappare.
come mai non lo so, ma va sempre cosi.
errare è umano, cosi si dice,
come, perseverare è diabolico,
ma non è sempre cosi.
le storie e le situazioni cambiano,
tutto cambia e tutto ruota,
forse è meglio credere alle fate.
ma si. almeno immaginerò un sogno,
lo vedrò realizzare e vivrò con lei,
umile, semplice e perfetta.

lunedì 22 ottobre 2007

in breve - sport e sesso

lo sport e il sesso vanno a braccetto. vi propongo tre esempi pratici: il calciatore fa fallo, un altro colpisce la palla con la mazza e poi c'è quello che tira le bocce. insomma, nel sport c'è sempre un pizzico di malizia, di erotismo. un consiglio: se vi dicono di elencare i vostri hobby, non dite subito "lo sport". apparte che sareste banali, e poi se pur vero che ci sono le bocce, ma tra falli e mazze, state attenti. state attenti soprattutto voi maschietti. attività fisica è importante e salutare, ma non certo prenderlo a quel posto. salvaguardare il lato b.

domenica 21 ottobre 2007

cara donna cara amica

cara donna,
anche su questo mio punto di sfogo non potevi mancare. ti scrissi gia in passato, sempre sulla rete, in un altro "spazio". il perchè ritorno a parlare di te è semplice. è semplice come il rapporto che ci lega, certo a volte turbato da nervosismi personali e vari, però bello e simpatico. quanto è difficile mantenere un'amicizia tra un uomo e una donna, quanto? è molto difficile. entrambi l'abbiamo visto e vissuto, ma se si vuole continuare a costruire un legame forte c'è bisogno di un impegno costante. l'amicizia uomo-donna si regge su equilibri fin troppo dinamici, in movimento quasi. bisogna quindi avere la consapevolezza che l'errore più misero può portare alla fine. la cosa più dolorosa è che la fine quanto veloce che sia è una un'agonia straziante. quando poi si perdono persone importanti, il mondo comincia a crollare e ricostruire non è sempre possibile. mia cara donna o meglio mia carissima amica ti ammiro cosi come sei e cosi come appari. soprattutto come appari forte e a volte stronza, ma solo agli occhi di chi non ti conosce. poi basta osservarti un attimo e scoprire piccole sconfitte che ti porti dentro, fragilità, emozioni e paure, che raccontarle sarebbe difficile o dure. sei introversa sentimentalmente, difficile che ti scopri. sei l'amica vera che ogni persona vorrebbe. io fortunatamente ho te. tu non so sei fortunata ad avere attorno uno come me, chissà?! sta di fatto che mi impegno ad essere l'amico (uomo) di cui hai bisogno nei momenti tristi e felici. sarà dura e lo so, ne sono oggi consapevole, ma è il minimo e mio impegno che posso prendere. data l'ora buonanotte stella.
il tuo amichevole lupin

in breve - dialogo moralista

"caro pinocchio, lo sai che non si dicono bugie? risponde pinocchio: "si però non sarei pinocchio". "caro nano, lo sai che non si dicono le bugie?" risponde il nano: "si lo sò, però non sarei allora nano". in pratica se si dicono le bugie o si allunga il naso o si hanno le gambe corte. se proprio le dovete dire, sperate almeno che vi si allunghi il naso: almeno avrete qualcosa di lungo. badate bene: succede solo nelle favole.

in breve - favola cognitiva

c'era una volta, e adesso non c'è. morale della favola: non ci sarà più.

sabato 20 ottobre 2007

c'era una volta un angelo

vi racconto una storia carina. "c'era una volta, un angelo, un giovane tunisino, in paradiso che stanco di vivere nel bene decise ad un tratto di cambiare vita. rivolgendosi al capo con tono deciso, disse lui di voler andare a sud. lontano, li dove il male appariva divertente e sempre nuovo, mai monotono. il capo sbigottito prese la sua decisione, turbato e sereno allo stesso punto: "va bene vai, ma stai attento li la vita non è come appare". l'angelo contento andò. perse però le ali e l'aureola dorata. appena arrivò si accorse fin da subito che qualcosa non andasse. in primis. pensava di andare a sud, inteso come inferno, al massimo purgatorio, invece... si ritrovò spaesato a napoli, all'uscita del casello autostradale, all'imbocco della tangenziale. pensò: "aveva ragione il capo qui la vita non è come sembra", poi ripensando "bhè forse andrà meglio". come detto l'ex angioletto era tunisino e il colore di pelle non l'ho aiutava. dopo circa sette ore che era li, riuscì a trovare un passaggio in centro; la sua intenzione era già quella di tornare indietro, a roma, e cosi deciso si incamminò verso la stazione. e mentre camminava pensava alle parole del capo che gli disse prima di partire. siccome non aveva i soldi del biglietto, non se la sentì di salire sul treno abusivamente. trovò un lavoro: lavavetri con licenza da don peppuzzo all'angolo di piazza dante. felice e contento iniziò a lavorare per guadagnarsi i soldi per il ritorno. ma tra la tassa a don peppuzzo e le mance esigue la strada parea lontana. e poi come si dice "oltre al danna la beffa". dopo due settimane di lavoro a nero, venne bloccato da una pattuglia della polizia. fermato dagli agenti, il povero angelo si ritrovò in galera e tutto sommato era felice. felice perchè pensava quello fosse il purgatorio e che quando usciva si sarebbe ritrovato in paradiso. ma la vita del carcere non era quella raccontata nei film, ma quella delle leggende metropolitane, come quella della saponetta. il povero angello abbattuto e depresso, ma soprattutto battuto dai carcerati, non ce la fece più. una mattina di novembre si suicidò. la sua anima in lacrime tornò davanti al capo. cupo dalla vergogna della sua decisione di aandare via, chiese scusa e quella volta decisa di salutare il capo definitivamente. andò a vivere da eremita sul vesuvio. oggi fa il tappo del vulcano e si leverebbe da li, il vesuvio erutterebbe in maniera catastrofica per noi." morale della favola: e poi dicono che i lavori massacranti li fanno fare agli stranieri; e certo! quale italiano sarebbe in grado di mantenere una scoreggia per anni? io sicuro dopo due giorni farei una strage.

venerdì 19 ottobre 2007

al freddo al gelo

che freddo che fa. cielo nuvoloso, vento "che taglia la faccia", sole opaco e nascosto. ecco come si presenta campobasso. qualcuno gia parla di possibili nevicate. intando la gente inizia a fare il classico cambio di stagione. via i vestiti estivi e fuori quelli invernali. e gia. le temperature calano, oscillano tra sei e i sette gradi e si rispolverano cappotti e maglie di lana, sciarpe e qualcuno pure i guanti. fra due settimane sarà novembre che chiama dicembre, che chiama natale, che anticipa la fine di un altro anno. insomma, il tempo passa scandito dalle stagioni e sembra che corra più veloci di quando si pensi. "non esistono più le mezze stazioni" ormai questo è il motto comune. passano i mesi, passano le stagioni e noi siamo sempre qua. noi non passiamo mai perchè non siamo mai stati di moda; se lo siamo stati, siamo passati, ma non ce ne siamo accorti. con "noi" intendo ovviamente io e chi mi sta attorno. chi ruota nella mia vita. infondo io non rappresento la moda, quindi resterò sempre. scusate la modestia, ma non potete cancellarmi. potete solo sopportarmi.

martedì 16 ottobre 2007

poesia senza capo

ricordo. ricordo il tuo primo sorrisocome un lampo di un normale acquazzone estivo un brivido improvviso e gelido dentro di me. cancello. cancello il tuo volto di irache entra o meglio irrompe in melasciando pezzi di cristallo a terra. vivo. vivo cento emozioni in un istantee la testa gira ed io fermo immobilemi gusto il sapore dell'eccentricità. riassumo il ricordo in un gesto,concello la rabbia di un momento,vivo te che gurdi me.

lunedì 15 ottobre 2007

voglia di volontà

preso dalla leggerezza dei versi, ho tralasciato un pochino quella "prosa" che caratterizzava i post di questo blog. tornando alle origini, torniamo a parlare di livelli. bassi, medi, alti. trattando però di volontà. si proprio di volontà o voglia. insomma l'impegno che ognuno prende con se stesso per fare qualcosa con qualcuno o sempre con qualcosa. parliamo chiaro: ognuno di noi ha una propria volontà. teoricamente potrebbe avere qualcuno una scarsa volontà nell'applicarsi. si potrebbe girare la pizza dicendo che il suo impegno è massimo con la noia e l'apaticità. certo è una teoria che non regge, ma è facile trovare. soprattutto quando dopo una crisi c'è una scarsa voglia di reagire e c'è solo la voglia di non fare nulla. però parliamoci chiaro, la vita potrebbe essere tanto lunga quanto corta. è meglio quindi mettersi sempre in gioco e stare in corsa. essere volenterosi di essere felici. essere vogliosi al cento per cento. anche a letto, ma megliio evitare certi discorsi per non essere banali e maschietti repressi. insomma non croggioliamoci troppo, ad esempio, per me il paradiso terrestre non esiste e che questo è il paradiso. questa vita. quindi ho la voglia giusta per vivere al meglio. in passato ho perso parecchio tra tempo, persone e affetti. oggi ho testa giusta per condividere lavoro e divertimento, donne e passioni. dunque: vivete la vita con la stessa voglia dei vostri giorni migliori, soprattutto nei prossimi giorni bui.

lontano da te

ho avuto paura di costruire qualcosa di importante come l'amicizia,
talmente tanta fifa che alla fine ho deciso di andare via a malincuore,

tra queste parole rivedo te, ma nulla che possa riguardarmi.

la vita va avanti per tutti, per te come per me come per lui,
ognuno soffre e ride, sbaglia e si pente, giudica o condanna.

vivrò la mia solitudine da te, leggendo la tua vita da qui.

pidi

patisce il partito della nuova democrazia
partorisce nel giorno del riposo cattolico
e saluta i vecchi e passivi genitori,
la madre margherita e il padre diessino.

non camminerà a sinistra, li c’è il comunista,
non starà al centro per non stare con i democristiani,
non saluterà il nemico di sempre per la stampa,
non esploderà alla prima crisi perché gia lacrima.

mio caro pd troverai ovunque l’anti,
ovunque tu sia e ovunque tu guardi,
non sarà cattiveria, ma un onestà identità.

gia ti vedo un po’ retrò nelle parole di walter,
ma non ti preoccupare se non ti voterò,
cari democratici, arrivederci alla prossima.

domenica 14 ottobre 2007

città... forse

guardo fuori e vedo una città diversa, forse nuova,
somiglia alla scenografia di un film gia visto, forse un giallo,
se ascolto con attenzione si odono rumori, forse un cane,
ci cammino dentro con la mente, forse in auto,
vedo la gente presa ed indaffarata, forse è natale,
potrebbe nevicare o piovere, forse solo nubi,
potrei viverci con la mia famiglia, forse da single,
chiudo le persiane, filtra il sole e la città.
forse è una città reale, forse è qualcosa di più,
di sicuro mai di meno, senza forse, è la mia città.

venerdì 12 ottobre 2007

destini incrociati

sicuramente il destino di ognuno di noi è nelle nostre mani, che piaccia o non piaccia. insomma nelle mani di tutti. un empio pratico, banale, paradossale e drammatico, ma attuale: un onesto cittadino cammina tranquillamente con la propria macchina, ad un tratto un’altra auto all’uscita di una curva perde il controllo e si schianta frontalmente con il tizio che camminava tranquillo. risultato: quello che ha provocato l’incidente è rimasto illeso, il tizio sempre tranquillo è morto. si! è morto. un classico dei nostri giorni. una moda troppo reale e giovanile che strazia famiglie, rimaste senza risposta. i politici parlano sempre bene, controlli, pene inasprite e via. il risultato non cambia. che schifo. un livello culturale nemmeno utopisticamente medio. basso, troppo basso. non calcolato. e qui la rabbia scatta. io libero di scegliere la mia vita, costretto a far fronte alle “mani” di altri, ad altri destini. quei destini che a volte si incontrano, poi si schiantano. se parli di amore invece il discorso cambia. quel incrocio fatale diventa un alchimia. tranquillamente cammino senza far caso a troppi destini che potrei incontrare. quasi cieco, ma non stolto. preparato però ad incrociare quel destino che poi si chiamerà alchimia. fino a quel giorno in auto mi muoverò con attenzione, poi un giorno (spero non lontano) quando la magia avverà viaggerò un po’ come sempre solo con la mente.

mercoledì 10 ottobre 2007

musicando

quando la musica regala emozioni, forza, energia e libertà. ci sono momenti nella storia di ognuno di noi, ove il più semplice evento è sintetizzato in una canzone. dal primo amore che non si scorda mai, all'ultima delusione affettiva o ad una semplice esperienza, anche piccola, ma importante. la musica è il legame comune che un pò tutti hanno, anzi tutti. in fondo la musica è di tutti perchè è cosi varia e variopinta che ognuno di noi si rispecchia in un genere e non nell'altro. una sorta di infinito senza limiti. nella mia breve raccolta vi ho presentato solo una parte dei gruppi o degli artisti a me cari: da carmen consoli, regina indiscussa della musica italiana recente, a luciano ligabue poi vasco rossi, imperatore di san siro ai miei mitici litfiba per poi arrivare ai modena city ramblers. in tutto ciò c'è una predominanza di rock. prima ritenuto musica demoniaca, poi consacrato come fonte di libertà incontrastato. in fondo, come dicevo prima, la musica è libertà: ascoltare un qualsiasi brano, ci rende liberi. la bellezza di sentirsi un attimo al centro di un video-clip nostro, un pò come accadeva nel libro che che noi leggevano e creavamo il nostro film personale. da carmen consoli traggo la libertà. lei siciliana, che canta dolci melodie con quella cadenza sinuosa e costante, a tratti malinconica. l'espressione di una terra martoriata e meravigliosa. ligabue e le sue ballate rappresentano la vicinanza tra l'artista e il l'ascoltatore. musiche semplice, a tratti complesse. famosa la sua citazione: "con tre accordi nasceva la canzone". poi vasco rossi. indiscusso tormento (per gli altri cantautori). ogni uscita rappresenta un nuovo boom. l'artista che meglio di tutti ha regalato emozioni, dalle più aggressive alle ballate acustiche più sensuali. poliedrico come pochi. mentre i litfiba. segnati da quella scissione troppo parlata hanno perso solo l'uomo immagine. resta l'esperienza e la classe indiscussa di ghigo renzulli; chitarrista rocker con un innata passione per la melodia. penso alle loro canzoni e vedo la forza. la forza e anche la durezza che ti trasmette la musica. infine i modena city ramblers. dalla musica popolare modenese al folk irlandese e di casa nostra con accenni di rock e punk. insomma l'adrenalina giusta per gridare e lottare. la musica rossa che si confonde tra poesia e canti di liberazione. vecchie e nuove voglie di sentire il vento fischiare. musicando potrebbe finire qui, ma voglio ancora citarvi un ultima carrellata di gruppi e artisti che vale la pena sentire: cccp - fedeli alla linea, francesco guccini e de gregori, giorgio gaber, i verdena, tre allegri ragazzi morti, 99 posse e al mukawama, sud sound system, giorgia; o stranieri come: the doors, bob marley, the clash, sex pistols, iggy pop, un pò retrò, ma sempre attuali. e poi ascoltate chi volete, la musica è vostra.

martedì 9 ottobre 2007

modena city ramblers

popolari e semplici.
musiche sognanti e ribelli.
hasta la musica siempre.
brano consigliato: ebano

litfiba



cambiano le voci e non le idee.
sensuali distorsioni.
un latin rock d' altri tempi.
brano consigliato: il vento

luciano ligabue



voce dura, grezza.
quando bastano tre accordi.
tra mario, la chitarra e il palco.
brano consigliato: leggero

vasco rossi



lirico e duro.
la stessa voglia di sempre.
l'emozone in una canzone.
brano consigliato: stupendo

carmen consoli


superba, dolce e sensuale.
mediterranea e rocker.
splendida regina della sicilia.
brano consigliato: in bianco e nero

filmando

tratto da "filmando" gli ultimi post pubbligati su livellomedio.blogspot.com, riguardano quei film che mi hanno particolarmente attratto. un livello superiori agli altri. in questa breve raccolta: paz!, nel nome del padre, goodbye lenin, arancia meccanica e trainspotting. cinque film, cinque emozioni, cinque storie. argomenti a volte difficili da trattare e da filmare. per quanto riguarda "arancia meccanica" e "tainspotting" le citazioni riportate di fianco la locandina del film riguardano i sequel iniziali, insomma la voce narrante che anticipa in maniera precisa lo svolgimento dell'intero film. per le altre citanzioni invece, non c'è nulla ripreso dai film, come dire è farina del mio sacco. in breve. paz! è una roba da paz! ambientato a bologna negli anni di piombo, tra realtà e immaginazioni realistiche rese vive da una colonna sonora di tutto rispetto, soprattutto con l'innesto di pezzi storici della musica italiana impegnata come "io sto bene" dei "cccp fedeli alla linea". quando la musica diventa parte integrante di un immagine come in "trainspotting" con le musiche di "iggy pop". nel film "nel nome del padre" la musica non ha un importanza rilevante. la storia parla da se. gli sguardi, l'odio razziale tra irlanda e inghilterra, le bombe. elementi che tuonano nella mente e che rendono vivo l'intenzione del regista di far vivere quei tristi momenti. poi "arancia meccanica" dove regna la violenza. film culto degli anni 60-70. oggi apparirebbe un film da quattro soldi semplice e fine a se stesso; invece racconta l'uomo. quella parte dell'uomo che non vorremmo mai tirar fuori, la cattiveria. e infine "goodbye lenin". il nome dice tutto. una donna in coma durante la caduta del muro, al suo risveglio ritrova un mondo diverso, raccontato diversamente dal figlio per non far crollare nella madre il mito del comunismo che è stato distrutto. una storia per nulla semplice. bella e diretta.

paz!


anni di piombo. pesanti.
tra fumetti e sogni reali,
si dipinge un mondo,
un pò a colori,
un pò bianco e nero.
anni pesanti, occupati.
dialettiche complesse,
ruoli sciolti.

nel nome del padre



l'odio razziale condanna la dignità umana.
li dove tutto gira storto.
dove l'ira funesta incontra l'ira anarchiga.
sembra un gioco di odio e di ruolo.
lui morirà nel tormento di vererlo felice.
l'altro si ribella come un adolescente.
diventando adulto nel cuore.

goodbye lenin


il mondo cambia.
il muro cade.
lo stesso ideale rimane.
la voglia di rinascere.
la paura di morire.
il senso delle cose.
il partito.
il pugno chiuso.
la bandiera rossa.
la coca cola.

lunedì 8 ottobre 2007

arancia meccanica


« eccomi là. cioè io alex e i miei tre drughi. cioè pete, georgie e dim. ed eravamo seduti nel korova milkbar, arrovellandoci il gulliver per sapere che cosa fare della serata. il korova milkbar vende latte+, cioè diciamo latte rinforzato con qualche droguccia mescalina, che è quello che stavamo bevendo. è roba che ti fa robusto, e disposto all'esercizio dell'amata ultraviolenza. »

trainspotting

« scegliete la vita, scegliete un lavoro, scegliete una carriera, scegliete la famiglia, scegliete un maxitelevisore del cazzo, scegliete lavatrice, macchine, lettori cd e apriscatole elettrici. scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita, scegliete un mutuo a interessi fissi, scegliete una prima casa, scegliete gli amici, scegliete una moda casual e le valigie in tinta, scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo, scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina, scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi, scegliete un futuro, scegliete la vita. ma perché dovrei fare una cosa così? io ho scelto di non scegliere la vita, ho scelto qualcos'altro. le ragioni? non ci sono ragioni, chi ha bisogno di ragioni quando ha l'eroina?... »

domenica 7 ottobre 2007

in fine

guardo la mia donna che se va,
con il suo sorriso malinconico,
delusa, triste e sola.

credeva di trovare la pace
poi si è ritrovara a fronteggiare
un solo uomo solo.

nascosto dietro un dito,
dietro un errore non calcolato
come fosso tutto un teorema.

nella mente torneranno quelle foto
o meglio quegli istanti vissuti
tra risate e canzoni note.

sarà solo una triste malinconia,
comunque sia per tutti,
mal grado tutto, il passato ritorna.

rieccola, vestita semplice,
il suo sorriso dolciastro,
ma non è per me, no.

errori e poi errori dopo errori,
diabolico dirsi umani,
dopo tutto siamo tali.

addio senza volerlo,
ciao se ti andrà,
arriverci se capirò.

ciao gabibbo




un ultimo saluto a luca.


musicista compagno morto.


venerdì 5 ottobre 2007

critico per niente

c'è un tale, un amico, che si è messo a fare il poeta per passione. per raccontare la propria vita in versi. che unita alla passione per il computer e per la rete, ha creato un blog. un blog al quando poetico. buffo raccontare e far leggere al modo la propria vita, senza conoscere il pensiero e la poetica dell'autore. è come un libro. mentre lo leggi, lo immagini. poi qualche registra prende quel libro e ne fa un film. curiosità. guardi il film e ne resti deluso, perchè tu intando nella tua testa ti eri fatto il tuo film. resti amareggiato, ma soddisfaatto della tua immaginazione. ecco, leggere le poesie del mio amico è una cosa simile. prendi una poesia, la leggi e ne estrapoli una tua idea, un tuo flm. poi cerchi conferma dall'autore. il suo pensiero corre sempre oltre e quello che pensavi si sgretola. quasi ti mortifica per aver dato un significato troppo semplice e quasi stupido a quelle parole. conoscendo il poeta e amico in questione, ti accorgi e gia sai che in quelle parole si nasconde un emozione. e tra quelle righe potresti apparire anche tu. in fondo conoscere a fondo una persona, vuol dire percepire anche quello che non dice. ecco in quelle poesie trovi tutto ciò che rende una persona vera: affetto ed emozioni, tra amici, la doce ragazza del lago, la famiglia, i ricordi e i giochi da bambino. tra quelle righe trovi un pezzo di storia e se sei fortunato, potresti esserci anche tu.

la casta

nelle ultime settimane non si fa altro che parlare di casta. in italia intesa come: gruppo "eletti" che usufruiscono dei beni di tutti senza spese, ma sulle spalle dei contribuenti. in poche i nostri parlamentari e senatori della nostra cara repubblica dei cachi. attenzione però ad utilizzare la parola casta. casta è una parola utilizzata nella religione indiana, l'induismo. termine che indica i diversi ceti sociali. ogni ceto, quindi ogni casta, è fine a se stessa. la casta povera è destinata a rimanere povera a vita, cosi per le altre. essere appartenenti ad una casta vuol dire essere marchiati a vita, senza possibilità di riscatto e di aiuto. se una persona persona di una casta superiore vede uno di una casta inferiore, non può aiutarlo in alcun modo. per la nostra cultura, saremmo indignati per loro purtroppo è un qualcosa di normale. per fortuna che in india si sta avviando un processo culturale atto ad abattere le caste, riscoprendo il valore della dignitità umana. quindi attenzione ad utilizzare la parola "casta". c'è chi senza colpe è costretto a vivere nella miseria più totale. ricordiamo che al fianco di quelle persone che vivono di stenti ci sono donne e uomini che continuano la missione di madre teresa senza badare alla loro apperteneza, ma alla loro anima donandogli un briciolo di felicità e dignità.

giovedì 4 ottobre 2007

poveri noi

l'istat spara numeri e cifre tra sondaggi, statistiche e opinioni varie. un numero assurdo mi ha colpito. settemilioniottocentoventottomila (7.828.000). a cosa si riferisce? la risposta è da brividi: è la stima dei poveri in italia. considerando il lavoro precario, il caro prezzi, l'oramai famoso rapporto lira/euro (1 €=1000 lire), il numero è semplicemte statico, ma con una dinamica di crescita, pari alla disperazione di milioni di persone, soprattutto anziani. mentre gli ex presidenti della repubblica incassano una pensione pari a settecentoventitre mila (723.000) euro annunui, per non parlare di tutti quei politici in carica che incassano fior di quattrini e sconti al 100% per ogni sfizio e mangiata (treni, aerei, cinema, ristoranti ecc.), l'antipolica in fiore è solo un piglio di tutti quell' italiani stanchi delle belle e false parole. se il capitale era il nemico del povero, oggi il povero è il nemico del più povero e cosi via all'infinito. rabbia tanta per cifre assurde tutte in male e nessuna in bene. senza essere ipocriti, la povertà è sempre esistita come la ricchezza, ma lo stato attuale delle cose sta ed è diventato insostenibile. pagare, pagare e pagare per non dire lavora, produci, crepa. grazie tempi moderni.

martedì 2 ottobre 2007

da domani altra vita

meno uno. da domani si torna a lavorare, dopo un mese di pausa. un mese di ferie trascorse in totale tranquillità. da domani i ritmi di vita muteranno notevolmente. non nego che sono emozionato, un pò come fosse il primo giorno di scuola. ritrovare i ragazzi, i genitori con le loro mille domande, i colleghi istruttori e tutto l'ambiente. insomma da domani si torna in piscina. lavorare potrebbe essere una parola grossa, diciamo divertirsi in maniera professionale, nel senso che il lavoro che ho scelto è per me una passione e un divertimento. senza tralasciare il fatto che sono un insegnante, sportivo, ma pur sempre un insegnante. con responsabilità forti, educative e non solo. il ruolo che vesto, non è solo quello di insegnare i bambini e i ragazzi a nuotare, ma anche insegnare loro la sportività e il rispetto; lo stare bene insieme. attraverso il nuoto educarli all'amicizia. insomma non è un ruolo particolarmente semplice e rilassante. ma la gioia di vedere ragazzi e bambini prima impauriti e tristi, poi felici e tranquilli è uno stimolo importante per questo lavoro e questo sport. mi faccio i migliori auguri e auspici per questa nuova stagione che sta per iniziare. purtroppo il blog ne risentirà un pò: per via degli orari non sarà più possibile avere un aggiornamento quotidiano e i post saranno settimanalmente meno. la voglia di far crescere questo livello medio sarà la stessa di quando ho iniziato.

lunedì 1 ottobre 2007

s.o.s. birmania

la situazione in ex birmania è critica. come previsto la protesta dei monaci buddisti contro la dittatura militare è stata soppressa dall'esercito. morti e scontri nella capitale e numerosi arresti dei dissidenti al regime, condotti nelle carceri della tortura. immagini e video arrivano sempre meno, per via del divieto di filmare, ma le notizie trapelano lo stesso. l'altro giorno l'inviato dell'ono ha potuto incontrare solamente il leader dell'opposizione e non il generale-dittatore myamman. sostegno unanime al popolo birmano: dal calcio, con i giocatori che hanno giocato col nastro rosso, dalla televisione al papa. cosi anche il livellomedio.blogspot.com con questo messaggio in rosso vuole sostenere un popolo nelle grinfie di una dittatura politica e militare.

domenica 30 settembre 2007

nuovo look

meno di un mese e nuovo look. livellomedio.blogspot.com cambia faccia. le impostazioni di base restano le stesse, sfondo diverso. novità della nuova inter-faccia è la perdita del "bimbo medio" che sposava a pieno il sottotitolo del blog. i contenuti e i post sono sempre quelli. ricordo ancora che è attivo il forum del livellomedio.blogspot.com dove potrete interagire liberamente ponendo discussioni e sondaggi nuovi e vostri, diventando cosi co-autori di questo libero spazio.

riflessioni campobassane

quardo fuori alla finestra e vedo una giornata splendida. è l'ultimo di settembre e l'autunno sembra tardare. poi esci con gli amici, un giro al pub e via verso casa. obiettivo non incontrare nessuno. perchè? fa troppo freddo e l'abbigliamento scelto non pare dei più adatti. ti fermi a riflettere e pensi: in fondo stiamo sempre a campobasso. proprio cosi, a campobasso. per chi non lo sappia, campobasso è l'unica città del centro sud in grado di fronteggiare bolzano per l'eterna sfida per la città più fredda. eppure bolzano, geograficamente parlando, sta ben più su rispetto al mio capoluogo regionale, per chi non l'ho sapesse. secondo un normale "livello medio" il clima a cb è il seguente: tre mesi di caldo e i restanti di freddo. un classico. ma siccome il clima sta cambiando radicalmente, possiamo dire che in fondo i mesi di caldo sono aumentati: da tre a quattro. quello che però più manca alla cittadinaza intera è la neve. come dice sempre nonna, anche a ferragosto: "no sciocca chiu coma na vota" (tradotto, non nevica più come una volta). sarà pur verò che la neve crea disagi e problemi forti alla circolazione, ma il fascino di campobasso imbiancata è unico. il clima familiare è mesto e pacato, i camini accesi, la salsiccia, il caciocavallo e il vino; chi meglio di noi. se poi non hai il camino, bhè almeno la salsiccia e il vino non mancano mai. noi campobassani. di cultura forte, di cultura mangereccia, cultura popolare. cultura viva, cultura di un altro livello.

sabato 29 settembre 2007

il solito tram tram

anche queste vacanze son volate via,
lentamente si torna al normale,
con cautela verso i normali ritmi,
con modestia si torna a lavorare.

si torna tra l'innocenza,
tra quei bimbi e tra quei ragazzi,
si torna nelle storie e paure,
tra sogni e realtà.

per molti come il primo giorno,
di una seconda scuola,
per altri l'inizio di un tram tram,
per tutti un sorriso e un richiamo.

tanti passeranno e molti resteranno,
alcuni andranno via e chissà,
io li aspetterò col solito endusiasmo,
come aspetto la mia donna.

venerdì 28 settembre 2007

la media dei media

notizie stravaganti riempiono i telegiornali, notizie bizzarre e simpantiche, notizie socialmente poco utili. come l'ultima di oggi: tg1 delle ore 13.30. politica internazionale. il primo ministro francese all'uscita da una riunione con i propri collaboratori e ministri, sfoggia tra le proprie carte una lettera di una possibile amante. notizia davvero interessante. ormai le informazioni passano per conto della cronaca rosa. il filone giudiziario post corona ci ha lasciato guesto. un livello medio a dir poco raccapricciante, dove la media è fatta di bassezze. mentre la media italiana dei morti sul lavoro resta "fortunatamente" stabile, circa 3 persone al giorno, la media dei media va ulteriormente abbassandosi. uno scandalo la mancanza di informazione, una chiara dimostrazione di come il potere voglia tenere all'oscuro un popolo che ha il diritto di sapre, mentre oggi ha il dovere di rimanere nell'ignoranza.

giovedì 27 settembre 2007

donne di classe

parliamo di donne. quelle persone che avrebbero dovuto rappresentare il lato femminile della classe. c'erano: francesca, patrizia, ilenia e mariapaola. quattro donne, quattro storie e quattro non so cosa. andiamo per ordine. parliamo di francesca, detta semplicemente kekka. ragazza semplice e graziosa. piccolina, dolce e molto simpatica. non è difficile inquadrarla vista la sua semplicità. all'inizio non abbiamo avuto un rapporto brillante e acceso, col passare del tempo è iniziato a nascere anche un dialogo più vivace. poi da quando si è messa con cristian, bhè li il salto di qualità è stato notevole, non sò per chi o perchè. comunque merita un bel "alto livello". patrizia per me è un'amica storica. conosciuta sempre in quel lontano 1999 d.c., sempre esuberante e simpaticissima. senza peli sulla lingua. rustica insomma, forse un pò troppo. sentire una ragazza che parla in dialetto (a volte o molto spesso) non è bellissimo anche se a sentire il petrellesse è esilarante. ragazza da "alto livello". però adesso iniziano le dolenti note. ilenia. gia che la nomino mi vengono i brividi. considerata l'innominabile e soprannominata fiocco di neve, capite o capirete la pericolosità del soggetto. comunque non ho avuto con lei un grande rapporto, poi con le sue sparate o belate faceva solo...non so ancora se ridere o piangere. "basso livello". invece di mariapaola o suor mariapaola vi posso solo dire un ave o maria. rapporto tranquillo e persona rispettabile e senza dubbio coerente nel suo modo di pensare e di agire. praticamente l'opposto di me. "livello medio". insomma se andiamo a tirare le somme o le medie il livello è certamente medio.

mercoledì 26 settembre 2007

forum

dopo una piccola esitazione ho deciso. e per voi ho aperto un forum. ebbene si. a lato potrete trovare il link che vi permetterà di accedere direttamente. potrete trovare successivamente discussioni e nuovi sondaggi. il tutto verrà affrontato in un tono scherzoso e divertente. spero che quest'ultima iniziativa sia di vostro gradimento, in caso contrario sono bene accette le critiche e i consigli.

paranoia politica

il fenomeno grillo si è assopito inesorabilmente. il tormentone continua solo sulla rete, su quella parte della tecnologia, una volta bistrattata dal comico genovese oggi invece tanto eclamata. una contrapposizione utile solo a striscia e ai telegiornali del biscione. insomma, la situazione o meglio la questione italiana resta inalterata. le mode vanno e vengono, poi c'è chi ci rimane. vedi corona. oggi vuole fare il politico, ponendo tre punti fondamentali sui quali vorrebbe battersi ovvero: legalizzazione delle droghe leggere, riapertura delle case chiuse, maggior potere ai giudici. che genio. tre punti a cui non ci aveva pensato nessuno. il fenome da baraccone resta sempre attuale. come si dice: corona non perdona. di sicuro se un giorno si candiderà sarà anche votato e molto probabilmente verrebbe anche eletto. berlusconi-corona, pannella-corona, caruso-corona-luxuria (che trio), il toto coalizioni impazzirebbe. che bassa politica. che anti politica all'interno di se stessa.

martedì 25 settembre 2007

il jolly

eccolo. l'ultimo "altro livello" di questa carrellata. non poteva assolutamente mancare. ivan, per tutti cipolla, soprannome ormai storico non solo per la classe ma del geometra; soprannominato cosi da teodoro nel lontano 1999. proprio in quel anno conobbi ivan: anno scolastico 1999/2000 altri tempi e altra classe. in quell'anno eravamo compagni di classe, ma qualcosa andò storto per ivan e la voglia che aveva di studiare lo portò ad appronfondire quel anno. nessuno avrebbe pensato che ci saremmo ritrovati nella stessa classe qualche anno dopo. ivan scherzosamente l'aveva immaginato; un giorno mi disse (io facevo il terzo): "disò un giorno ci ritroveremo". quando me lo disse io l'ha presi a ridere, ma il mio destino se l' era legato al dito. anno scolastico 2004/2005 io e ivan ci siamo ritrovati compagni di classe. una previsione azzeccata. per molti versi potrei essere triste, ma sono molto più contento a fronte di parecchi mesi dopo aver incontrato quella famosa e mitica classe tanto eclamata. sulla simpatia di ivan nessuno discute. anzi. le risate e gli aneddoti raccontati ci hanno sempre fatto a dir poco scompisciare dalle risate. è stato sempre unico. tra noi è statà subito complicità, per scherzi, battute e "scroccate" di sigarette a vicenda. rispetto agli altri ha avuto sempre una marcia in più. serio nei momenti crucciali e ironico sempre e mai volgare. forse qualche bestemmia o "intercalare" di troppo che si è meritato spesso qualche richiamo di troppo da parte del quizza. pure a calcio diceva la sua. a parte nel macchiagodena dove giocava, ma soprattutto all' itg. oggi lavora come geometra al paese quindi non ci vediamo troppo. ma quando lo vedo propone sempre "riunioni" di classe, ovviamente pizze e cenette.è davvero una soddisfazione conoscere persone come ivan. un "altro livello" che conclude un mix di personaggi storici per la storia e storici per me. insomma ivan è: un contatore, un calciatore, un geometra, un comico, un personaggio, un fidanzato e molto molto altro: un amico.

lunedì 24 settembre 2007

il matto

ormai la carrellata degli "altri livelli" sta giungendo al termine; ne mancano davvero pochi e "asbalanzaus" è uno di quelli. solo il soprannome dice tutto. insomma, alessio non poteva assolutamente mancare. sarei stato io il folle in questo caso. un amicizia nata tra i banchi di scuola, o meglio rappresenta la migliore amicizia, quella con il compagno di banco. il compagno di banco quando non lo conosci è una sorta di terno a lotto o una più scontata scatola di cioccolatini. alessio è stato tra le prime persone che ha contribuito al mio inserimento nella classe. sempre simpatico con i suoi aneddoti paesani (tutti direttamente da gambatesa) o altri cittadini (tutti provenienti da monte grappa). molti l'ho consideravano un sempliciotto, ma non era cosi. nella sua veste da giullare regalava a volte perle di saggezza sul calcio e sulla musica. di calcio o si parlava di milan o di calcio regionale. di musica invece il discorso era a senso unico e l'artista in questione era una: paola turci. una cantante che ha lasciato il segno nel paesino basso molisano, ma sopprattutto nel cuore di alessio; non tanto per la propria performance canora, ma per il rapporto con la gente, continuando a deliziare il proprio pubblico dopo il concerto, suonando e cantando con i ragazzi. alessio ne ha parlato per mesi, facendo si che anche noi potevamo quasi dire: "anch' io c' ero". asbalanzaus è stato ed è il mattatore della comicità a basso costo: con le sue battutine scontate ma sempre attuali e le sue esilaranti imitazioni dalla pupilella, a greco, a botte (il preside) e tanti altri. ma un pò come tutti quelli raccontati su questo pezzo di diario virtuale non segreto, ma pubblico, alessio è molto di più. alessio è una persona onesta e generosa. quando ho vissuto tristi momenti della mia vita, alessio c'era. fu uno dei pochi a tenderermi la mano per aiutarmi. in maniera onesta e sincera e per questo che con lui mi sentirò sempre in debito. "altri livelli" che vanno man mano scemando. il carissimo asbalanzaus è: un gambatesino, un geometra, un calciatore, un magazziniere, un comico, un imitatore, un compagno di banco. semplicemente un amico.

domenica 23 settembre 2007

il barese

sarà per il cognone in comune o per la vicinanza del suo banco col mio, ma per il resto è completamente diverso da me. soprannominato "taripe", ma tutti lo chiamavano con il suo nome di battesimo, davide. non ci sono molto episodi da ricordare in quinto. fidanzato a bari, il sabato prendeva e partiva. un amicizia che si è evoluta solo successivamente. molto successivamente. una simpatia particolare, battute complesse, ma esilaranti. un esempio? lezione di impianti, professor riccardo bucci; davide: "qual è il contrario di entropia? (il prof pensa e si esibisce in calcoli assurdi, ma davide è li, il prof quasi si arrende) professore, esclama davide, escotroia". risata grossa e grassa di bucci e di tutta la classe. una battuta che rimane nella storia di quella classe. un'importante peculiarità di davide era la sua filosofia o meglio la sua questione di principio. una questione venuta fuori, venuta alla ribalta, successivamente alla convocazione del capitano per il fuoriclasse cup. da quel momento ogni cosa che non funzonasse era una questione di principio. praticamente sempre. discutere con davide, ad esempio di politica, è praticamente impossibile. ogni cosa fa schifo, tutto va male e via discorrendo. dichiara che quando vota in realtà non vota, ma scarabbocchia. [ecco anche dove nasce l'antipolitica tanto eclamata in queste ultime settimane.] comunque frequentarlo impari a conoscerlo. bassino, barbetta sembra un quarant'enne con la testa di un bambino. scherzi a parte ha una grande maturità e consapevole dei propri impegni, il suo impegno è notevole, soprattutto da quando è diventato zio. per riprendere il discorso tralasciato poco fa, il nostro rapporto di amicizia è andato man mano crescendo. praticamente dopo la scuola. quel rapporto mai nato tra i banchi di scuola, a parte un buongiorno e buonasera e qualche chiacchiera, è nato tra una birra e salsiccia al bavarese e un giro in 600. il caro taripe è un degli ultimissimi "altri livelli". insomma davide è: un barese, un campobassano, un critico, un uomo di principio, un calciatore, un informatico, un fidanzato. e come sempre: un amico.

sabato 22 settembre 2007

il dotto

la tranquillità e la calma fatta persona. chi conosce danilo difficilmente lo ha visto nervoso o addirittura arrabbiato. lui è li, pronto con le sue armoniche battute e il suo occhiale magico (sparisce nelle foto, vedere per credere). come tutta la banda anche lui ha un personalissimo nome d'arte: caccagnone; forse un pò pesante, ma all'epoca il soprannome era tale. ma tale non è stato poi. diventa un granitico "gargoil".i famosi gargoil, di giorno statue di roccia e di notte mostri strani e mitologici, ma di sicuro buoni. forse solo per questo danilo è un gargoil; il giorno è sveglio, ma non troppo, diciamo sornione e di notte dorme. se si tira tardi l'occhio batte e non è cosa proprio. sarà che a scuola andava bene, la faccia pulita e parlava poco, ma mi è sempre stato simpatico. non ci siamo trattati subitissimo. credo che ci siamo conosciuti prima con colma. e poi come puoi fatti scappare uno come come gargoil. una garanzia. una sicurezza. una sorta di semplicità fatta persona. a tratti anche divertentissimo a suo mal grado. ricordo: pasquetta 2006. il classico campeggio di pasqua-pasquetta. lago di guardialfiera. seduti intorno al fuoco, tranne danilo disteso nel suo sacco a pelo rosso poco distante da noi. come si sa l'umidità in certi posti non manca mica e a una certa ora della notte, decidemmo di andare in tenda. tutti tranne danilo. ormai il sonno lo faceva da padrone e non intendeva ragionare, gridava: "lasciatemi qui"; "no no io sto bene qui". per non costringerlo ad una brutta bronco-polmonite fummo costretti a trascinarlo in tenda. e quante risate poi, tranne per uno, danilo ovviamente che dormiva. nonostante tutto ultimamente sta tenendo alti gli standard; è possibile addirittura vederlo alle tre di notte ancora in giro per la città. comunque conoscere danilo mi ha portato tanto. è uno di quelle persone che senza apparire più di tanto (nonostante l'altezza) ha sempre qualcosa da insegnarti o da offrirti in maniera sempre gratuita, senza pretendere nulla in cambio. aspetto ancora di vederlo fidanzato. chissà quando, forse solo questo posso rinfacciargli. comunque gargoil è il terzo modello descritto in questo blog di un "altro livello", sarà comunque difficile prossimamente federne altri. danilo è: un animalista, un ingegnere, alto, un furbone, un simpaticone, un preparato, un pilota e tanto altro. è un amico.

l'imprevedibile

che pazzo. ebbene si, cristian è pazzo. rappresenta l'evoluzione dell'uomono: dall'omus spupidus a all'omus architectus. comunque sia un amico. uno dei pochi, uno dei veri. conosciuto sempre in quella famosa classe, prodotto di qualità per il divertimento più strambo. ho bei ricordi con cristian (in arte ferri). un primo aneddoto riguarda la mia sospirata patente. era dicembre e per l'ennesima volta riprovavo i quiz. il risultato fu inesorabile. cristian mi mandò un sms dopo dopo l'esame: "come è andao l'esame?"; io gli risposi: "cinque errori. puttana la miseria". non so perchè, ma lo ricorderò per molto tempo questo. il sabato sera si usciva e te lo vedevi arrivare con quella y10, 4x4, full optional, oppure con l'astra sw, una sorta di carrozzone mortuale. cosaa strana e simpatica di cristian è la sua filosofia di pensiero. mi spiego. la sua cocciutaggine e la sua convinione che quando dice una cosa, quella è. insomma ha sempre ragione, pure nella cazzata; la ragione poi si sa che è dei fessi. ma la cazzata lo riguarda bene. tutti in classe ne sono rimasti meravigliati. cricco è il classico schizzofrenico. se lo vedi per più di dieci minuti fervo e in silenzio preoccupati. sicuramente quel silenzio sta a significare che ha in mente qualcosa: potrebbe urlare all'improvviso, saltarti addosso o fare qualsiasi cosa, ma sempre assurda. in macchina poi è un dramma come passeggero: inizia ad attivarti di tutto e a prendere di tutto. tergicristalli, quattro frecce, accende l'aria, è capace di affacciarsi al finestrino e fare chissà cosa. insomma l'imprevidità fatta persona. per mesi ho cercato di capire chi fosse realmente, ma ancora non ci sono riuscito. comunque da quando è andato all'università e specifichiamo architettura, è cambiato molto. a tratti è diventato più pacato quasi a dire serio, ma mi pare troppo. il merito srà sicuramente anche di kekka, la sua graziosa fidanzatina. anche se forse l'ho disegnato un pò troppo come un semplice cretino, credetemi, cristian è molto di più. un complesso cretino, battuta ignobile ma simpatica. cristian è molto di più. è l'amico che non mi aspettavo di trovare. a scuola ci siamo sempre trovati, non abbiamo mai avuto screzi tra noi compromettenti. cristian è stato la pacca sulla spalla quando ho avuto bisogno di supporto. inoltre è uno dei pochi che mi ha parlato sempre con chiarezza. è uno dei pochissimi con cui mi posso confidare con semplicità e tranquillità. è un altro "altro livello". cricco è: un calciatore, un nano, un simpatico, un pazzo, un convinto, un architetto, un pinetino, e come quizza tanto etanto altro e...un amico.