giovedì 4 ottobre 2007

poveri noi

l'istat spara numeri e cifre tra sondaggi, statistiche e opinioni varie. un numero assurdo mi ha colpito. settemilioniottocentoventottomila (7.828.000). a cosa si riferisce? la risposta è da brividi: è la stima dei poveri in italia. considerando il lavoro precario, il caro prezzi, l'oramai famoso rapporto lira/euro (1 €=1000 lire), il numero è semplicemte statico, ma con una dinamica di crescita, pari alla disperazione di milioni di persone, soprattutto anziani. mentre gli ex presidenti della repubblica incassano una pensione pari a settecentoventitre mila (723.000) euro annunui, per non parlare di tutti quei politici in carica che incassano fior di quattrini e sconti al 100% per ogni sfizio e mangiata (treni, aerei, cinema, ristoranti ecc.), l'antipolica in fiore è solo un piglio di tutti quell' italiani stanchi delle belle e false parole. se il capitale era il nemico del povero, oggi il povero è il nemico del più povero e cosi via all'infinito. rabbia tanta per cifre assurde tutte in male e nessuna in bene. senza essere ipocriti, la povertà è sempre esistita come la ricchezza, ma lo stato attuale delle cose sta ed è diventato insostenibile. pagare, pagare e pagare per non dire lavora, produci, crepa. grazie tempi moderni.

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