lunedì 28 gennaio 2008

il giorno dopo il giorno

il titolo del post è emblematico. guardiamoci intorno, o meglio guardiamo il calendario: per ogni giorno è ricordato un anto, un evento o una festa. quel giorno diventa importante per qualcuno o per qualcosa. ad esempio ieri: 27 gennaio, il giorno della memoria. è uno di quei giorni che non può essere chiuso solo in ventiquattro ore. ricordare un dramma simile e cosi tanto disperato, va fatto sempre e spesso. le leggi razziali di quel tempo si sono trasformate e rigenerate in discriminazione. giudicare, indicare con un dito quel presunto "diverso" è già odio razziale. durante gli anni tristi e trementi della guerra, nei campi di sterminio, vennero uccisi ebrei, gay, zingari, testimoni di geova, criminali comuni, disabili, dissidenti politici e comunisti. milioni di persone assassinate per un folle gioco di potere. per non dimenticare mai quegli eccidi, impariamo ad amare ed evitiamo futili e razziste divisioni sociali, sessuali o altre che siano. riprendendo le parole di una intensa canzone italiana direi "come può l'uomo, uccidere un suo fratello". oggi siamo cosi presi da una innata forma di egoismo, che pernsiamo solo alla nostra vita, ai nostri interessi e piaceri. noi che ci interessiamo di piacere, noi che vuogliamo tutto e poi perdiamo tutto. proviamo ad essere un attimo più umili, proviamo ad ascolatare, proviamo ad amare e poniamoci in primis come diversi.

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