venerdì 14 settembre 2007

il grillo parlante

noto per le sue provocazioni, dopo il v-day, beppe grillo ritorna sulla scena mediatica di gran classe. l'adesione massiccia al v-day deve far pensare. una manifestazione populista con pochi contenuti politici ha attirato migliaia di persone. grillo non fa il politico, ma sta ricoprendo un ruolo molto delicato. negli ultimi anni si è creata una frattura molto ampia e pericolosa tra l'eletto e l'elettore, una sorta di vuota che allontana la gente comune dalla politica. una politica fine a se stessa rappresenta il male della società. un gran politico del passato, antonio gramsci diceva: "la politica è il sunto delle opere dell'uomo". nulla di più esatto. la domanda nasce spontanea: cosa riassume oggi la politica? riassume sempre le opere dell'uomo. un uomo che oggi cerca solamente il proprio interesse, mentre coloro i quali lottano per il bene comune e contro ogni possibile soppruso, vengono considerati i soliti, i soliti comunisti. ma ritornando a grillo, credo che vada ben distinto dal politico. grillo rappresenta a mio malgrado, parte di quel movimento che critica e che non si schiera. avere il coraggio di schierarsi oggi vuol dire attirare a se critiche e malumori, anche di errori commessi in passato. il v-day rappresenta l'ultima iniziativa in ordine di tempo, che farà da tramite alle prossime, che purtroppo farà da tramite politico. se non ci sarà un opera seria di avvicinamento della politica alla gente, se il politico non ritroverà l'umiltà e la dignità di un tempo, la politica sarà dei vari grillo o iene o strisce di notizie. il livello politico aimè non è nemmeno medio. è basso e pericolo.

Nessun commento: