domenica 30 settembre 2007

riflessioni campobassane

quardo fuori alla finestra e vedo una giornata splendida. è l'ultimo di settembre e l'autunno sembra tardare. poi esci con gli amici, un giro al pub e via verso casa. obiettivo non incontrare nessuno. perchè? fa troppo freddo e l'abbigliamento scelto non pare dei più adatti. ti fermi a riflettere e pensi: in fondo stiamo sempre a campobasso. proprio cosi, a campobasso. per chi non lo sappia, campobasso è l'unica città del centro sud in grado di fronteggiare bolzano per l'eterna sfida per la città più fredda. eppure bolzano, geograficamente parlando, sta ben più su rispetto al mio capoluogo regionale, per chi non l'ho sapesse. secondo un normale "livello medio" il clima a cb è il seguente: tre mesi di caldo e i restanti di freddo. un classico. ma siccome il clima sta cambiando radicalmente, possiamo dire che in fondo i mesi di caldo sono aumentati: da tre a quattro. quello che però più manca alla cittadinaza intera è la neve. come dice sempre nonna, anche a ferragosto: "no sciocca chiu coma na vota" (tradotto, non nevica più come una volta). sarà pur verò che la neve crea disagi e problemi forti alla circolazione, ma il fascino di campobasso imbiancata è unico. il clima familiare è mesto e pacato, i camini accesi, la salsiccia, il caciocavallo e il vino; chi meglio di noi. se poi non hai il camino, bhè almeno la salsiccia e il vino non mancano mai. noi campobassani. di cultura forte, di cultura mangereccia, cultura popolare. cultura viva, cultura di un altro livello.

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